Dopo l’affollato incontro con il ministro Franceschini sulla nuova Cinecittà, l’Italian Pavilion ha ospitato lunedì 4 settembre una full immersion, coordinata dal critico Gianni Canova, ricca di dati e slides sulla produzione cinematografica 2016 e sui decreti attuativi della nuova Legge Cinema, che sono stati illustrati da Nicola Borrelli direttore generale Cinema-MiBACT.
In sintesi la produzione di lungometraggi italiani nel 2016 ha raggiunto un nuovo record: 223 film realizzati, con un aumento del 20,54% rispetto al 2015. Tuttavia sui 223 titoli, solo poco più dei due terzi sono “ammissibili ai benefici di legge”, ossia opere per le quali viene effettuato regolarmente il procedimento di riconoscimento della nazionalità italiana con la presentazione della denuncia di inizio lavorazione (DIL) e con il conseguente accesso agli schemi di sostegno.
Se nel 2015 queste opere erano il 76% del totale, nel 2016 la percentuale è scesa al 73%.
Il numero di film che hanno richiesto il visto censura senza aver prima attivato le procedure per la DIL è arrivato a 58. Si nota che il fenomeno di “miniaturizzazione” della produzione italiana si manifesta anche tra le opere che hanno effettuato il regolare percorso amministrativo, ossia i 165 film “ammissibili”.
Per le 155 opere di iniziativa italiana (i film 100% nazionali e le coproduzioni maggioritarie) del 2016, il costo totale è addirittura identico a quello delle 135 opere del 2015: 275 milioni €. Ad aumentare, infatti, è stato soprattutto il numero di film che rientrano nella fascia di budget più basso, inferiore a 200mila €, che conta 30 titoli rispetto ai 17 del 2015, mentre diminuiscono, seppur di poco, quelli nella fascia più alta, sopra il 3,5 milioni €, da 29 a 27.
Il costo medio complessivo dei film d’iniziativa italiana prodotti nel 2016 cala a 1,8 milioni € rispetto ai 2 milioni € dello scorso anno.
Il dato che si riferisce, invece, al sostegno pubblico nel suo complesso mostra il progressivo aumento dei sostegni indiretti, i tax credit, e una diminuzione dei sostegni diretti, da 105 a 94 milioni. Quanto alla quota di cinema italiano presente presente nel box office, essa si colloca al 16% nei primi mesi del 2017, in netto calo rispetto al 2016 (29%) e al 2015 (20%).
Con legge 220/2016 “Disciplina del cinema e dell’audiovisivo”, si apre un nuovo scenario per il settore. Il sistema è basato principalmente sull’adozione di meccanismi automatici per l’assegnazione dei sostegni finanziari che premino la qualità artistica e culturale, la professionalità e la capacità di incontrare la domanda delle diverse tipologie di pubblico.
Per la redazione dei 21 decreti e delle 3 deleghe al governo previste dalla legge, il MiBACT ha condotto un accurato processo di consultazione con le associazioni di categoria, con le rappresentanze sindacali e ha interpellato il Consiglio superiore del cinema e dell’audiovisivo per esprimere pareri sulle bozze dei decreti.
Sono 21 i decreti attuativi della nuova legge, di cui 16 approvati, 3 in via di definizione e 2 in preparazione. Questo l’elenco: Incompatibilità membri e funzionamento del Consiglio superiore del cinema e dell’audiovisivo (CSCA); Modalità di gestione Fondo cinema e audiovisivo; Nomina CSCA; Riparto del Fondo fra tipologie di contributi; Criteri di nazionalità italiana; Parametri e requisiti per destinazione di un’opera AV prioritariamente al pubblico delle sale cinematografiche; Individuazione casi di esclusione opere dai benefici di legge; Criteri per la programmazione qualificata delle sale e dei film d’essai; Contributi automatici; Contributi selettivi; Contributi attività promozione cinematografica e AV; Regole sul deposito opere presso Cineteca nazionale e costituzione rete delle cineteche; Credito di imposta imprese produzione cinematografica e AV; Crediti d’imposta; Credito d’imposta industrie tecniche di post-produzione; Credito d’imposta imprese di produzione videogiochi; Piano straordinario circuito sale; Piano straordinario digitalizzazione patrimonio cinematografico e audiovisivo; Funzionamento Registro pubblico delle opere cinematografiche e AV; Indirizzi e parametri generali per la gestione fondi da parte delle Film Commission; Istituzione sezione speciale del Fondi di garanzia PMI; Valorizzazione sale cinematografiche storiche.
Fonte: Cinecittà News