Roma, 29 ott. – “Insieme alla collega Mirella Liuzzi, Sottosegretario del Mise, ho incontrato oggi, in videoconferenza, i fornitori di servizi di media audiovisivi (SMAV) per affrontare il tema del regolamento applicativo degli obblighi di investimento e programmazione in opere di espressione originale italiana. E’ stato un tavolo di confronto proficuo, importante, tanto più considerato il momento di grande difficoltà che l’intera filiera del cinema e dell’audiovisivo sta vivendo a causa della pandemia. Si tratta di trovare un punto di sintesi, continueremo a lavorare per individuarlo in tempi brevi: il mio impegno su questo è massimo”. Così in una nota il Sottosegretario del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, Anna Laura Orrico, titolare della delega al cinema e all’audiovisivo. “E’ stato ripreso – aggiunge – il filo di un discorso che si era interrotto a giugno dello scorso anno, riguardo al sistema che obbliga le emittenti televisive (fornitori SMAV lineari) e le piattaforme streaming che offrono contenuti in modalità on demand (fornitori SMAV a richiesta) a finanziare e a inserire nel proprio palinsesto o catalogo opere audiovisive nazionali, in base a un meccanismo di quote percentuali su fatturato e tempo di programmazione. L’obiettivo è far sì che i grandi operatori investano sulle produzioni italiane, sui giovani, così da sostenere la pluralità, la qualità e, quindi, la crescita dell’intero settore. Un tema delicato, ho perciò chiesto un impegno comune alla cooperazione per arrivare a una soluzione. Quattro i punti di discussione che ho voluto porre: definizione del ruolo non meramente esecutivo del produttore; quantificazione delle sottoquote per le opere di espressione originale italiana in carico sia ai servizi lineari sia ai servizi non lineari, come previsto dalla legge; modalità per la determinazione, all’interno della sottoquota destinata alle opere di espressione originale italiana, dell’ammontare previsto dalla legge per le opere cinematografiche e identificazione delle relative caratteristiche qualitative che concorrono alla determinazione della soglia; eventuale individuazione di altre categorie di opere meritorie di ottenere, nel caso, ulteriori sottoquote della soglia relativa all’obbligo di investimento. C’è la consapevolezza, da parte dei ministeri competenti, che occorre un regolamento chiaro, in grado di migliorare il sistema degli investimenti e della programmazione relativo ai prodotti audiovisivi italiani. Ho auspicato da parte di tutti senso di responsabilità e spirito di solidarietà, in una logica di sistema che vada a vantaggio dell’intera filiera. Faremo pervenire nei prossimi giorni ai partecipanti un position paper con le linee guida per la discussione tra le parti, quindi – conclude Orrico – convocheremo un nuovo tavolo tecnico il prossimo mese”.