Il premio del valore di 5.000 euro assegnato da: il regista Luca Lucini, l’attrice Amanda Sandrelli e il critico cinematografico Giancarlo Zappoli, va a “Il tipografo” di Stefano Pasetto.
E’ un’opera molto interessante sia come testimonianza che come occasione di riflessione su un periodo complesso della nostra storia recente anche perché quanto accaduto viene presentato con una molteplicità di testimonianze non necessariamente univoche.
Il premio del valore di 2.500 euro, conferito da una giuria composta da studenti delle facoltà e delle scuole di cinema milanesi Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, IED – Istituto Europeo di Design e Centro Sperimentale di Cinematografia, va a “Una Volta Ancora” di Giulia Di Maggio.
Per la sensibilità e l’intelligenza dimostrata nel saper intendere il documentario non come mera osservazione della realtà ma come testimonianza di una visione interiore di un luogo nelle sue molteplici sfaccettature. Premiamo la capacità di donare al pubblico empatia per oggetti, animali e persone indistintamente trasmettendo grande tenerezza. Raffinata la sinergia che si crea fra immagine e suoni, testimone di una chiara coscienza registica.
Il Riconoscimento Rai Cinema va a “Genius Loci” di Matteo Faccenda.
Per aver saputo cogliere attraverso l’essenza del cinema, un universo di mondi, culture e tradizioni, che condensano l’unicità della natura umana in un viaggio trasversale tra spiritualità e materia.
Il premio del valore di 3.000 euro, conferito da una giuria internazionale composta da Pnina Halfon, direttrice di CoPro24 the Israeli Market, Björn Jensen, produttore e consulente con la sua società Ginger Foot Films e la produttrice Stefania Casini, va a “With This Breath I Fly” di Sam French e Clementine Malpas.
Incredibile ed emozionante ritratto di due donne afghane imprigionate a causa della legge patriarcale islamica che cercano di ottenere il controllo sulla propria vita. I due registi hanno avuto un incredibile accesso alle protagoniste e alle carceri dell’Afghanistan e hanno creato questo avvincente documentario cinematografico contro le restrizioni di ogni parte.
Il Premio Visioni VR – Virtual Reality – 2022, del valore di 1000 €, organizzato insieme al Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia Leonardo Da Vinci, in collaborazione con Rai Cinema, viene assegnato dalla giuria popolare a “Genesis” di Jörg Courtial.
Il premio giuria popolare va a “Nésciri” di Ivan D’Ignoti.
Le menzioni speciali
Le giurie di Visioni dal Mondo 2022 hanno assegnalo anche le menzioni speciali.
A “Innesti” di Sandro Bozzolo va la menzione assegnata dalla giuria ufficiale del Festival. |
Una bella storia, che inizia con un padre su un albero e un figlio ragazzino che lo riprende con la sua videocamera nuova. Uno sguardo originale, quello del ragazzo, che racconta in modo delicato, poetico e senza bisogno di sentimentalismo e enfasi, racconta il nostro rapporto con la natura e con un pudore antico e commovente il passaggio di testimone fra due generazioni. l’uso sapiente del montaggio e della musica e il perfetto equilibrio narrativo ci portano dentro quei boschi e nell’anima bella di chi non vuole lasciarli scomparire, di chi non smette di avere cura, quotidianamente della natura e di sé stesso. E ci lascia la speranza che i nostri figli possano fare meglio di noi, soprattutto se sappiamo trasmettergli amore, cura e gentilezza d’animo. |
Due menzioni della giuria studenti a “Rent strike bolognina” di Michael Petrolini, per la categoria Lungometraggi Concorso italiano e una a “One more time” di Tommaso Montaldo, per la categoria New Talent Opera prima.
Rent strike bolognina: Per aver affrontato la tematica attuale e universale del diritto alla casa con una visione leggera e non superficiale, entrando nelle vite di personaggi variegati e intriganti e ricordando a noi spettatori come il cinema possa e debba avere anche una funzione politica che esca fuori dalla politica stessa.
One more time: Per aver affrontato la tematica attuale e universale del diritto alla casa con una visione leggera e non superficiale, entrando nelle vite di personaggi variegati e intriganti e ricordando a noi spettatori come il cinema possa e debba avere anche una funzione politica che esca fuori dalla politica stessa.
A “If you are a man” di Simon Panay va la menzione speciale della Giuria Internazionale. |
Una bellissima storia cinematografica e avvincente di un giovane africano che lavora nelle miniere d’oro per finanziare il proprio futuro lavorativo. Il ritmo lento e poetico del documentario riflette la vita rurale del Burkina Faso e racconta una storia forte di un’infanzia perduta. |
Per il concorso Visioni VR sono state assegnate le seguenti menzioni speciali:
Ex aequo “Genesis” di Jörg Courtial e “Replacements” di Jonathan Hagard
Genesis: durante tutta la durata della visione, il regista riesce a far sentire lo spettatore realmente presente durante la creazione del Mondo. Genesis è nel linguaggio visivo esattamente quello che ci si aspetta da un nuovo media: un modo di narrare storie che altrimenti possono essere solo immaginate.
Replacements: la tecnica del cartoon ha giocato un ruolo fondamentale in questo corto, rendendolo totalmente inaspettato. La realtà virtuale non è usata per stupire ma per trasmettere: grazie a un interessante utilizzo delle riprese in 360°, la regia ha fatto di ogni singolo punto della scena, un dettaglio importante ai fini della narrazione e ha sapientemente avuto la capacità di raccontare una storia intensa, senza l’utilizzo delle parole.