SIC: 9 film che misurano la temperatura rovente della società

“L’Italia di oggi vista attraverso occhi dell’altro  in un dramma sociale sincero, che riesce nell’impresa di aggiornare la lezione del neorealismo con il più recente cinema italiano: come una conversazione fra Vittorio De Sica e Matteo Garrone, i ladri di biciclette di oggi devono ancora affrontare un dilemma morale da cui dipende la loro sopravvivenza. È il risveglio amaro di chi è arrivato in Europa sognando una vita migliore”. É ila promettente anticipazione di Anywhere, Anytime, esordio alla regia di Milad  Tangshir (autore anche della sceneggiatura, firmata inoltre da Daniele Gaglianone e Giaime Alonge), e unico film italiano in Concorso alla 39° Settimana della Critica di quest’anno, la cui line up è stata presentata oggi dalla delegata generale, Beatrice Fiorentino.

É prodotto da Marta Donzelli e Gregorio Paonessa di Vivo film, in co-produzione con Carla Altieri, Roberto De Paolis – Young Films Rai Cinema. É stato girato interamente a Torino, con il contributo del PR FESR Piemonte 2021 – 2027 – Bando “Piemonte Film Fund” e con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, e ha impiegato sul set una troupe quasi interamente composta da professionisti e maestranze locali (tra questi, l’aiuto regista Lorenzo De Nicola, l’organizzatore generale Danilo Goglio, la scenografa Leonie Heys Cerchio, la costumista Silvia Nebiolo, il fonico di presa diretta Roberto Gambotto Remorino, le casting director Luana Velliscig e Laura Leonardi, insieme a Enrico Giovannone al montaggio).

Protagonista della vicenda è un giovane immigrato irregolare di 18 anni di nome Issa – interpretato da Ibrahima Sambou, attore non professionista, come il resto del cast – che perde il suo lavoro, trovando finalmente un impiego come rider ma venendo derubato della sua bicicletta già il primo giorno. Issa si ritrova così costretto ad una lunga ricerca in varie zone della Città, tra Porta Palazzo e la periferia di Barriera di Milano, nella speranza di ritrovare il suo strumento di lavoro.

Sarà distribuito in Italia da Fandango che ne cura anche le vendite internazionali

Il programma della SIC è composto da 9 film che offrono, dice Fiorentino, “una finestra sul mondo, da cui osservare la complessità e l’indeterminatezza del presente, un termometro che registra la temperatura in salita di una società ormai in affanno che si mostra senza censure in tutte le sue contraddizioni.”
Il film di apertura è il francese  Planet B di Aude di Léa Rapin:  libertà uguaglianza, sorellanza sono i temi di questo film “di fantascienza cyberpunk declinata al femminile, che si interroga sui principi etici che governeranno le nostre vite”.

Lirismo e magia li troviamo nel vietnamita Don’t Cry Butterfly della regista  Duong Diêu Lin, film visionario dal sapore dolceamaro, ambientato fra le mura domestiche che si fanno metafora della società contemporanea, e nell’egiziano Perfumed with Mint di Muhammed Hamdy, che usa il realismo magico per raccontare le contraddizioni del Nord Africa.

Dagli Stati Uniti arrivano Homegrown di Michael Premo, che nella  tradizione del documentario civile americano, si concentra  sulle attività di un gruppo di suprematisti sostenitori di Trump, e No Sleep Till di Alexandera Simpson un film di spazi, atmosfere, solitudini e attese, “la consacrazione autrice capace di catturare smarrimento comune e la necessità di dare senso alla vita in un tempo sospeso in cui è la natura a decidere.”

Paul&Paulette Take a Bus, l’esordio di Jethro Massey (UK), è una rom com e un buddy movie insolito;  Peacock di Bernhard Wenger dall’Austria, “un film ironico e amaro, a tratti ferocemente divertente in cui si rispecchia condizione uomo contemporaneo,  e in cui  risuonano echi del cinema di Östlund e Lanthimos, ma con una compassione inedita, profondissima e sincera.”

Ancora un film francese a chiudere il Concorso: Little Jafnna di Lawrence Valin polar adrenalico e avvincente che ha come protagonista la comunità tamil parigina.

Il programma dei corti del 9° SIC@SIC (Short Italian Cinema @ Settimana Internazionale della Critica)  sarà aperto da Dark Globe, co-produzione italo-francese diretta da Donato Sansone e da The Eggregores’Therory di Andrea Gatopoulos (Fuori Concorso).

In Concorso ci sono: At least I will be 8294400 pixel di Marco Talarico;  Billi il Cowboy di Fede Gianni; Nero Argento di Francesco Manzato; Phantom di Gabriele Manzoni; Playing God di Matteo Burani; Sans Dieu di Alessandro Rocca; Things that my best friend lost di Marta Innocenti.

Chiuderà, Fuori Concorso, Domenica Sera di Matteo Tortone.

Entrambi i corti di apertura e chiusura sono realizzati con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte – Short Film Fund

 

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